Busto marmoreo raffigurante Vittorio Emanuele II, Re d’Italia (1861 – 1878)

Il busto è posto all’apice di un obelisco a coronamento di una fontana cittadina pertanto è irrimediabilmente esposto agli agenti atmosferici,  è realizzato in marmo di Carrara dallo scultore Daniele Capitanio nel 1881. Dal punto di vista conservativo presenta:

  • importate deposito incoerente a tratti coerente
  • dilavamento e percolazioni
  • attacchi batterici
  • disgregazione materiale.

Il marmo saccaroide appare disgregato, ruvido e “zuccheroso” in tutta la sua superficie, tranne che nelle porzioni sotto squadro. Lo si può notare agevolmente da alcuni particolari dei decori militari che mostrano la perdita degli strati superficiali di finitura e lucidatura del marmo.

La porosità di superficie ha consentito al deposito superficiale ed agli agenti batterici di aggrapparsi agevolmente alla  scultura.


Pulitura della superficie mediante impacco

Risultato della pulitura, le tipiche macchie rossastre sono dettate dalla presenza residuale di colonie batteriche  per le quali si renderà necessario un secondo trattamento biocida localizzato.

 

Infine un particolare della decorazione della giubba, una scultura nella scultura, i dettagli nei quali perdersi!

Testi e immagini

SilviaContiRestauroConservativo