Articoli

I giardini storici e la legge

Il giardino storico è un opera d’arte. Questo è un dato di fatto e la sua tutela è normata dal legislatore

Si tratta di un insieme polimaterico, una creazione umana realizzata con materiale vivo e mutevole nel tempo.  Un equilibrio fragile  che deve essere conservato come un monumento ma che non può essere fissato e cristallizzato come altri oggetti d’arte.  Va rispettata la naturale evoluzione e la sua vitalità. Infatti può essere composto da materiali diversi e alcuni di loro estremamente mutevoli:  terreno, essenze vegetali, pietre, elementi architettonici ed acqua.

La legislazione in materia di beni culturali ne prevede la tutela, ne parla la carta del restauro del 1964 e le successive disposizioni del 1972.

Il documento specifico per la tutela dei giardini storici è la carta di Firenze del 1981

Vedi il documento di tutela  →  cartadifirenze.1981

Il ministero ne delinea le modalità di tutela . Vedi cosa ne dice il MIBACT in merito

Clicca per il LINK

analisi dei pigmenti

dettaglio di pennellata – brushstrokes detail

I like to see distant landscapes lost in the tiny details of a work of art

analisi dei pigmenti

Dettaglio di un dipinto a fresco di area Lombarda della prima metà dell’800

Il supporto è un intonaco di calce idrata e sabbia di fiume, la superficie dell’intonaco non è perfettamente liscia, volutamente, come per intensificare il potenziale espressivo del colore steso su di una materia ruvida.

La tecnica è pittorica, a fresco

Le pennellate rossastre di terra di Siena bruciata  sono il disegno, le prime tracce lasciate dal pittore sull’intonaco fresco, poi vi sono ampie stesure di colore bianco di calce velate di nero, molto diluito. Al centro una bellissima pennellata di azzurrite, non perfettamente a fresco, probabilmente aggiunta alla fine, quasi a secco.

Mi piace leggere la tessitura intrinseca alla materia, mi piace vedere paesaggi lontani perduti nei minuscoli dettagli di un opera d’arte

Testi e immagini

SilviaConti RestauroConservativo


Detail of a fresco painting of Lombard area in the first half of the 19th century

The support is a plaster of hydrated lime and river sand, the surface of the plaster is not perfectly smooth, deliberately, as to intensify the expressive potential of the color stretched over a rough matter.

The technique is fresco

The brushstrokes of brunt Siena are the design, the first traces left by the painter on the fresh plaster, then there are ample blankets of white lime veined in black. In the center a beautiful brush of blue,  probably added in the end.

I like to read intrinsic weave texture, I like to see distant landscapes lost in the tiny details of a work of art

Elementi di portfolio